Analisi bioenergetica: l’energia dentro di noi

 

“La chiave delle salute è vivere pienamente la vita del corpo. Vivere la vita del corpo significa essere in contatto con i propri sentimenti ed essere capace di esprimerli”

cit. Alexander Lowen

La bioenergetica è stata elaborata da Alexander Lowen, allievo di Whilhelm Reich, lo storico padre  delle terapie incentrate sul corpo. L’analisi bioenergetica consiste in un metodo psicoterapeutico le cui origini risalgono a Freud, cioè alla psicoanalisi.
Pertanto, in contrasto con la psicoanalisi che indirizza essenzialmente la sua attenzione sulle proiezioni, i pensieri e i sogni come espressione dell’inconscio, l’Analisi bioenergetica pone la sua attenzione sull’espressione corporea del paziente così come si manifesta nei suoi gesti, nella sua mimica, la sua voce e nei suoi modi di respirare.
L’analisi bioenergetica considera il corpo, lo spirito ed il cuore come  facenti parte di una sola ed indivisibile unità. Gli interventi terapeutici su uno di questi componenti esercitano di conseguenza un’influenza sugli altri due.
All’ origine, l’analisi bioenergetica è stata sviluppata da Wilhem REICH, il quale introdusse il concetto “di armatura caratteriale”, significa che alcune esperienze emozionali traumatiche che hanno spesso origine nella prima infanzia, possono comportare una contrazione di alcune regioni muscolari contemporaneamente ad una devitalizzazione dello stato emozionale per proteggere il cuore. Il libro più conosciuto di Reich, “l’analisi caratteriale” (REICH, 1945), descrive e spiega le strutture fisiche ed espressive in termini di nevrosi ed introduce il lettore a un certo numero di tecniche psicoterapeutiche connesse all’espressione fisica. Alexander Lowen è uno dei suoi due studenti (e pazienti) che hanno portato avanti le sue idee: mentre PIERRAKOS ha sviluppato una forma di psicoterapia corporea nominata “core energetics”, Alexander Lowen ha sviluppato l’analisi bioenergetica così come è conosciuta oggi e promossa dall’Istituto internazionale di analisi bioenergetica, l’IIBA.

“Bioenergetica” vuole dire in realtà: interagire con “l’energia della vita”. Le espressioni somatiche, psichiche ed emozionali sono controllate da un meccanismo biologico comune dipendente dall’energia.
Il processo psicoterapeutico in analisi bioenergetica è un processo a lungo termine, individuale e/o di gruppo. In Belgio, è la società belga d’analisi bioenergetica, la SOBAB, che promuove e tramanda il pensiero ed le  tecniche terapeutiche di questi predecessori.

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Come si svolge la terapia bioenergetica?

La  diagnosi

La terapia bioenergetica è preceduta da un importante lavoro di diagnosi. Lo psicoterapeuta prenderà in considerazione non soltanto il bisogno della persona che richiede l’analisi bioenergetica ma anche la vita di questa persona. Esplorerà la sua storia personale, la sua storia medica, le particolari modalità del suo sviluppo compresi il periodo prenatale, natale e postnatale. Si farà un’idea delle sue esperienze relazionali e della loro qualità. L’espressione corporea, la postura, le tensioni muscolari, i blocchi nelle varie parti del corpo, il grado di vitalità e la coscienza che ha la persona del suo corpo, saranno oggetto di un’attenzione particolare.

Lo psicoterapeuta potrà, in base a questi elementi, farsi un’idea della struttura specifica del carattere, e prevedere una strategia d’aiuto e di risoluzione dei conflitti psichici, emozionali e fisici che riguardano la persona interessata. Saprà inoltre cosa aspettarsi in termini di resistenze e di reazioni nel suo futuro paziente tanto sul piano  relazionale e di transfert che si stabilirà tra loro, e i segnali fisici che probabilmente si manifesteranno. Sarà sempre allo stesso tempo attraverso il dialogo, l’approccio verbale, ed un approccio fisico specifico che il processo terapeutico, generalmente a lungo termine, si svilupperà. L’analisi bioenergetica consiste dunque in un passaggio psicoterapeutico d’ispirazione psicanalitica a mediazione corporea.

L’approccio verbale,    “l’analisi…

L’approccio verbale parte dai racconti del cliente facendo attenzione non soltanto alle parole ma anche alle sfumature emozionali e alle reazioni del corpo che le accompagnano. L’attenzione  nel modo particolare che ha di comunicare rende il cliente più cosciente di sé stesso e lo incoraggia ad esprimersi meglio.

L’approccio fisico,    … bioenergetica “

L’approccio fisico tende inizialmente ad approfondire la respirazione del paziente e migliorare la percezione e la coscienza che ha del suo corpo. Un’ampia gamma di esercizi per la resistenza del corpo (posizioni di sforzo), di esercizi di rilassamento e di movimenti sostiene questo lavoro. Lo scopo è di incoraggiare l’espressione emozionale spontanea. È infatti attraverso questa che ricompaiono le memorie e di conseguenza le possibilità d’analisi “delle difese” del paziente, e di esperienze di nuovi modi di essere e di scambi. (LOWEN, 1980,1981; DIETRICH, 2004; STEINMAN, 2002)

“Quando non avete più parole per esprimere ciò che sentite, per dire ciò che vi accade, cosa  vi manca, noi ascoltiamo l’eco interno dei vostri segreti non espressi, così come vive nel vostro corpo.

Vi aiutiamo a sentire ed amplificare questo eco interno fino a che affiori alla superficie del vostro essere per emergere nella vostra coscienza. Ma ascoltiamo attentamente anche le vostre parole e siamo toccati da esse quando vengono da una profondità dell’essere che nessuno ha potuto raggiungere. Li invitiamo ad abbandonarsi all’anima del vostro corpo ed al corpo della vostra anima – e così facendo – a trovare il vostro vero sé…”

Bob LEWIS M.D., istruttore alla facoltà del IIBA Quale grazioso modo ha Bob Lewis di esprimere lo spirito e l’accoglienza del terapeuta istruito all’analisi bioenergetica!

imagesPer arrivare a fare ciò, lo psicoterapeuta ha dovuto seguire una lunga formazione, in un istituto o in una società d’analisi bioenergetica. Questa formazione si è svolta parallelamente ad un lavoro personale di psicoterapia, certamente presso un’ analista bioenergetico certificato dall’ IIBA. Ha dunque conosciuto le ondate emozionali che incontra ogni persona che inizia e prosegue “una cura” o terapia. Inoltre ha fatto l’esperienza di una formazione teorica e clinica di minimo quattro anni (cinque in Belgio), completata da un lungo tempo di supervisione obbligatoria. Così formato e certificato, ha potuto infine iscriversi al numero dei terapeuti riconosciuti dall’ IIBA, in una società o associazione locale o nazionale.

Informazioni tratte dal sito francese:

 http://www.sobab.org/

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